Le Manifestazioni a Premio: un pratico manuale operativo per la gestione di concorsi ed operazioni a premio

Il manuale, preparato con cura, attenzione e professionalità viene pubblicato come seconda edizione da Pieraldo Editore a seguito delle innovazioni recate nella materia dal DPR n. 430/2001 a decorrere dall’aprile 2002. Il testo contiene tutte le novità introdotte dall’art. 12 del DL n.39/2009, le ultime interpretazioni commentate dall’Autore (G.Oliva), le più recenti risoluzioni ministeriali, nonchè un ampio commento alla sentenza n. 428 del 19/10/212 della Corte di Giustizia europea,

E’ un libro di oltre 448 pagine di grandissimo ausilio per tutti coloro che utilizzano la leva delle iniziative promozionali a premi quale strumento di marketing per una migliore e più proficua commercializzazione dei beni e servizi offerti.

Nel testo sono puntualmente illustrati tutti gli aspetti in cui si articolano le iniziative premiali: dalle problematiche giuridiche generali all’analisi delle modalità e delle tecniche promozionali piuù usuali, dalle attività commerciali escluse all’assoggettabilità alla norma a quelle vietate ed al connesso sitenma sanzionatorio dagli adempimenti squisitamente amministrativi agli obblighi di natura fiscale legati alla natura e al valore dei premi. Il testo contiene tutte le novità introdotte nell’art. 12 DL 39/2009.

Unitamente alla modulistica da utilizzare a supporto degli adempimenti, il manuale presenta una ricca rubrica di risposte a questioni e dubbi più frequenti circa la corretta interpretazione ed applicazione delle norme ivi comprese quelle fiscali.

E’ corredato infine da una corposa appendice ove sono raccolti i riferimenti normativi nonchè la prassi (circolari e risoluzioni) e la giusrisprudenza richiamate nel testo.

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Non perdete l’occasione! un ringraziamento particolare a Pieraldo Editore ed all’Autore il mio amico Giuseppe Oliva.

 

 

 

Social network: attenzione a non cadere nella rete. “Giornata europea della protezione dei dati personali”

Riporto di segg. una sintesi dell’intervento di Franceco Pizzetti Presidente dell’Autorità Garante al fine di permetterci di meglio comprendere quale sia l’indirizzo odierno in questa materia ed il pensiero reso noto in occasione della “Giornata europea della protezione dei dati personali” celebratasi il 28 gennaio 2009. 

 “Social Network: attenzione a non cadere nella rete”. É al fenomeno di Facebook, MySpace e altri social network che il Garante per la protezione dei dati personali ha dedicato quest’anno la Giornata Europea della protezione dei dati personali.

“I social network rappresentano certamente straordinari strumenti di innovazione sociale, con i quali un numero crescente di persone si scambia opinioni e informazioni, ma vengono troppo spesso usati senza una completa conoscenza delle incognite che presentano e dei rischi che comportano” questo in breve il pensiero del Garante che è stato reso noto in occasione della giornata che si è tenuta presso l’Università Cattolica.

La Giornata Europea della protezione dei dati personali viene celebrata in tutta Europa dal 2007 ed è volta a sensibilizzare i cittadini sulla dignità, sui diritti e sulle libertà fondamentali da salvaguardare rispetto all’uso delle informazioni di carattere personale.

L’intervento ha posto l’accento sui segg. punti:

A) Strumenti straordinari, ma attenti alle trappole
Il fenomeno dei social network è oggi in una fase esplosiva. Un numero crescente di utenti mettono il loro profilo su Facebook, MySpace, ASmallWorld e spalancano sul mondo le stanze dei propri ricordi, delle proprie abitudini, dei propri gusti per condividerli con gli altri sulla rete.

I social network sono “piazze virtuali” in cui ci si ritrova portando con sé e condividendo con altri fotografie, filmati, pensieri, indirizzi di amici e tanto altro. Offrono un’incredibile opportunità di incontro e un nuovo modo di sviluppare una vita di relazione senza limiti di spazio

Si pensi al caso del ragazzo francese che ha visto la sua vita – vacanze, amici, dal lavoro dettagli intimi “postati” sul suo social network – pubblicata su un quotidiano. Ma si pensi anche ai veri e propri illeciti, come l’utilizzo di identità altrui per creare “falsi profili”, o il furto di informazioni personali per commettere truffe o soltanto per danneggiare chi queste informazioni ha messo on line.

Spesso è lo stesso termine di “community” a falsare la prospettiva: non sappiamo mai chi è veramente la nostra platea. Quando siamo nel mondo fisico possiamo vedere chi ascolta le nostre conversazioni, chi ci guarda. Nel mondo Internet le nostre informazioni si disseminano e non ne abbiamo più il controllo.

B) I rischi che è bene conoscere
Una volta messi sulla rete, i dati personali di un utente sono difficilmente cancellabili: un numero enorme di persone può conoscere le vostre confessioni più intime e chiunque – aziende private, pubbliche amministrazioni, professionisti, sconosciuti – potrà raccogliere un’enorme quantità di informazioni che vi riguardano e farne l’uso che vuole. Solo per fare un primo immediato esempio, potreste ricevere pubblicità mirata costruita apposta per voi sulla base dei gusti, opinioni, sentimenti espressi sul vostro social network.

Ma ci sono profili ben più gravi, come quelli che riguardano la reputazione, che vanno considerati.

C) Privacy e libertà possono convivere
Per garantire agli utenti della rete la libertà di potersi esprimere ed entrare in comunicazione con gli altri senza temere di subire o provocare danni, occorre promuovere un uso consapevole dei social network. E questo perché sulla rete la protezione dei dati personali passa innanzitutto attraverso una autotutela. Privacy e libertà possono in questo modo convivere. I social network rappresentano straordinari strumenti di innovazione sociale e contribuiscono a far sì che la rete sia sempre di più oggi il luogo dove si viene elaborando una nuova coscienza collettiva. Tuttavia, vengono usati da milioni di persone senza una perfetta conoscenza degli stessi

Per questo il Garante italiano – anche sulla scorta di quanto messo a punto delle Autorità Garanti di tutto il mondo riunite a Strasburgo nell’ottobre 2008 – ha dato alcune raccomandazioni agli utenti:

  • Occorre che gli utenti valutino bene quali dati inserire nel proprio profilo creato sui social network: soprattutto i minori dovrebbero evitare di fornire l’indirizzo e il numero telefonico di casa, e magari usare uno pseudonimo.
  • Occorre prestare particolare attenzione anche alla privacy degli altri, soprattutto se si pubblicano dati personali o fotografie senza il loro consenso.

Ma anche i fornitori di servizi di social network devono essere sottoposti ad una serie di obblighi.

  • I fornitori di servizi di social network devono prevedere configurazioni tecniche orientate a favorire la privacy degli utenti ed informarli in modo corretto e trasparente sulle conseguenze che potrebbero derivare dalla pubblicazione di dati personali in un profilo.
  • I fornitori di servizi devono sempre informare in maniera adeguata gli utenti sulle conseguenze che potrebbe avere l’immissione in rete di dati personali.
  • Devono inoltre garantire che i dati degli utenti non siano rintracciabili dai motori di ricerca se non con il loro previo consenso.
  • Agli utenti deve essere consentito di limitare la visibilità dell’intero profilo, così come di recedere facilmente dal servizio e di cancellare ogni informazione pubblicata sul social network.

Si aggiunga infine che a livello internazionale il Garante si sta impegnando per promuovere un’azione comune a tutela di chi naviga sulla rete: Internet è un medium globale e come tale ha bisogno di regole condivise a livello globale.

l’articolo ed ulteriori approfondimenti in tema sono consultabili \”Giornata Europea della Protezione dei dati personali 2009\”